L’indulgenza plenaria in perpetuo recentemente concessa dalla Penitenzieria apostolica del Vaticano ai pellegrini che percorreranno il Cammino di San Giacomo in Sicilia concludendolo nel santuario diocesano di San Giacomo Apostolo maggiore di Capizzi rappresenta un ulteriore riconoscimento “che – sottolinea il coordinatore del Cammino, Totò Trumino – lo avvicina ancora di più a quello storico di Santiago de Compostela per noi fonte di fede, preghiera e ispirazione”.

Si aggiunge all’altro significativo risultato incassato con il suo inserimento, da parte del Ministero del Turismo, al secondo posto fra i cammini religiosi italiani.

Il Cammino è un “viaggio” nel segno della fede, frutto pure dell’impegno congiunto dei Comuni interessati e della Regione che, inaugurato il 4 luglio 2021, si snoda attraverso i centri di Caltagirone, San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, Piazza Armerina, Aidone, Valguarnera, Assoro. Nissoria, Nicosia e Capizzi (tutti o protetti dall’Apostolo sepolto a Compostela, o custodi di preziose reliquie, oppure caratterizzati da devozione nei confronti del Santo), per un totale di 111 Km.

Intanto il Comune di Caltagirone, come anticipato nel corso dell’incontro a fine marzo, in municipio, fra il sindaco Fabio Roccuzzo, l’assessore alla Cooperazione Luca Giarmanà, il coordinatore Totò Trumino e il priore per la Sicilia della Confraternita di San Jacopo di Compostella, Massimo Porta, prepara, secondo una strategia comune con gli altri centri protagonisti dell’iniziativa, la propria partecipazione a un bando dello stesso Ministero puntando a finanziamenti su due aspetti: la promozione e il recupero e la valorizzazione di un immobile da destinare a Casa del pellegrino.

Proseguono, infine, le partenze di pellegrini (gli ultimi, da diverse regioni dell’Italia settentrionale, nella foto, sabato 15 aprile) dalla Basilica di San Giacomo a Caltagirone, che costituisce il luogo d’inizio del percorso.